Diciamocelo pure: questo è stato un anno difficile!
Anzi, questo è stato il secondo anno difficile della nostra esistenza sul Pianeta Terra. Certo, abbiamo avuto anni brutti, anni faticosi, anni terribili. Ma gli ultimi anni si sono davvero impegnati a riqualificare il termine “difficile”.
Adesso poi, siamo in quel periodo dell’anno in cui le scuole stanno per chiudere e l’estate è alle porte.
Solitamente ci saremmo preparati per partire verso mete esotiche che ci avrebbero ricaricato dopo un lungo anno di fatiche. Avremmo scoperto luoghi e sapori, vissuto esperienze che ci avrebbero accompagnato per il lungo inverno a venire.
Invece i viaggi sono ancora limitati e non è ancora possibile spostarci come lo era qualche anno fa. Probabilmente le nostre mete di vacanza saranno dei posti abbastanza vicini, magari molto conosciuti.
Torneremo là dove siamo stati tante volte, dove abitano i nonni o alcuni parenti, o addirittura, non avremo la possibilità di spostarci e resteremo nella nostra città ad immaginare un po’ di aria di vacanza, cercandola sui volti dei turisti che incontreremo.
Niente panico! Ho pronto un asso nella manica.
Da quando la pandemia ha fermato il mondo, anche la nostra famiglia ha smesso di viaggiare come tutte le altre. Abbiamo smesso di contare i voli presi (56 solo quelli di Tita da quando è nata, contro i 2 di Birba), di organizzare le vacanze, di immaginare quali esperienze avremmo potuto fare.
Abbiamo affrontato questa situazione facendo quello che tutti potevamo fare: passeggiando per la nostra conosciutissima e amata città. E’ stato proprio durante quei mesi che, per affrontare la noia con cui i bambini si approcciavano alle gite in centro, mi sono inventata un gioco per loro: cercare storie ovunque!
La testa andava alzata, anzichè puntata a terra e abbiamo iniziato a cercare per le vie della città delle storie da raccontare. La prima storia ovunque di Tita è stata quella ispirata da un fiore che dal balcone del piano di sopra di un palazzo si era sporto a guardare un gatto che dormiva appoggiato alla mensola di una finestra. Mi ha raccontato che, secondo lei, il fiore era talmente innamorato del gatto che aveva pensato di raggiungerlo e convincerlo a portarlo con sé in giro per la città. Magari appoggiato dietro una delle sue morbide orecchie pelose.
E’ cosi che sono nate le nostre #storieovunque. Per condividere questa idea con le tante famiglie e non solo, che come noi, avrebbero affrontato un’estate in luoghi conosciuti, ho pensato di creare un hastag e far dipingere da Makarelle, un’artista degli acquerelli, la scena della nostra prima storia ovunque.
Lo scopo è quello di invitare i bambini ad osservare ciò che li circonda, scoprendo delle storie inaspettate! Tutto questo avrebbe davvero potuto farci sentire di vivere un’avventura anche stando dietro casa.
Esploratori della fantasia con le vacanze alle porte, siete pronti a cercare le vostre #storieovunque?
Quando le trovate ecco cosa vi suggerisco di fare:
- Scattate una fotografia
- Saccontate la vostra storia ovunque. Potrà essere in una storia su IG, un post, o in un commento qui sotto
- Usate l’Hashtag #storieovunque e, se vi và, taggatemi così avremo un luogo tutto nostro dove poter condividere le nostre storie estive
Non vedo l’ora di scoprire le vostre storie.


